Ricorsi e contenzioso tributario in genere

Il ricorso tributario è un atto con il quale il contribuente si oppone ad un atto impositivo che ritiene illegittimo (ad esempio un avviso di accertamento, una cartella di pagamento, ecc.).

Il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica dell'atto che si vuole contestare.

Nel ricorso devono essere indicati:

  • l'atto impugnato;
  • i motivi per i quali si ritiene illegittimo l'atto;
  • la domanda di annullamento dell'atto.

Il ricorso deve essere presentato alla Commissione tributaria provinciale (per i tributi erariali) o regionale (per i tributi regionali e locali) competente per territorio.

La Commissione tributaria, dopo aver esaminato il ricorso, può accoglierlo o rigettarlo.

Se il ricorso viene accolto, l'atto impugnato viene annullato.

Se il ricorso viene rigettato, il contribuente può impugnare la sentenza della Commissione tributaria davanti alla Corte di Cassazione.

Il contenzioso tributario è un processo complesso, che richiede la conoscenza della normativa tributaria e delle procedure da seguire. Per questo motivo, è consigliabile farsi assistere da un professionista abilitato (ad esempio un avvocato o un commercialista).

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